I trekking di Elisa ed Alessandro del Circolo ACLI La Ginestra di Crespino del Lamone

 

Elisa ed Alessandro sono una coppia escursionistica molto bene affiatata e preparata, pur svolgendo ruoli distinti nel gruppo che accompagnano sui monti intorno fra Crespino sul Lamone e Casaglia.

Distinti ma assolutamente complementari, tanto da non potere fare a meno l'uno dell'altro quando viaggiano con un gruppo - si cercano e si contendono con amabilità la leadership del gruppo - in un teatrino divertentissimo dove si punzecchiano e si stuzzicano vicendevolmente.

Si vede che si stimano e si vogliono bene: di tutto questo il gruppo ne trae un benefico influsso.

Elisa è la guida escursionistica nel vero senso della parola: certosina e perfino maniacale nella preparazione della gita, traspare in lei un senso di sicurezza e di tranquillità che sa trasmettere al gruppo; sempre attenta alle sue dinamiche interne, non distoglie mai lo sguardo dai suoi compiti ed è sempre concentrata in quello che fa.

Alessandro è di una simpatia straripante e debordante, da tonalità e colore a tutto il gruppo, pur sembrando assolutamente uno di noi. A lui non sfugge nulla, è sempre attento sia nelle relazioni che nei compiti che si è imposto.

Non ve l'ho ancora detto? Ma certamente l'avrete già capito: Alessandro è l'accompagnatore che tutti vorrebbero avere! E' sempre pronto a dare una mano a tutti e soprattutto non lascia mai indietro nessuno.

Ma vediamoli più da vicino questi accompagnatori volontari, appassionati.

Elisa è di Cotignola e Alessandro è di Lugo. E cosa ci fanno una cotignolese e un lughese nella Vallata del Lamone, dopo Marradi sulla strada che porta verso Firenze?

Il merito è del Circolo ACLI La Ginestra - fondato da lughesi, ma con le radici in un posto meraviglioso che si chiama Crespino sul Lamone - che li ha fatti incontrare.

Ma il vero motivo per cui entrambi si siano innamorati di questo piccolo pezzo dell'Appennino ve lo racconteranno direttamente loro, se li vorrete incontrare, in uno dei trekking mensili programmati tutto l'anno dal Circolo ACLI La Ginestra.

Consigli per i trekking

I trekking di Elisa ed Alessandro sono impegnativi ma non difficili ed impegnano quasi tutta la giornata. Ovviamente occorre essere in buone condizioni fisiche, meglio se abituati a camminare, e con una sufficiente attrezzatura di base.

Ognuno di noi ha le sue motivazioni per un viaggio del genere. 

Io individuo principalmente queste: il piacere di immergersi in una ambiente naturale, potendo staccare la mente dai problemi e dal tram tram quotidiano...troppo spesso, purtroppo, alienanti...

Giorgio Gatta

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Dopo il successo con quasi quaranta "camminatori" dell'iniziatica di Domenica 6 agosto, di nuovo gambe in spalla perchè il nostro Appennino offre escursioni, panorami mozza fiato.

Si riparte Domenica 10 settembre, tra l'altro appositamente nel giorno della Festa della località, Crepino del Lamone, dove hanno sede il B&B ed il Circolo che promuove, "La Ginestra".

CRESPINO, UN PICCOLO TESORO TUTTO DA SCOPRIRE
I turisti lo conoscono anche con il nome di "paese dell'acqua buona e delle fontane". Si tratta di Crespino del Lamone, frazione di Marradi da cui dista poco più di otto chilometri, inserita in quello che è già territorio della provincia di Firenze. 
Una piccola perla, a poca distanza dalla sorgente del fiume Lamone che si può scoprire grazie alle escursioni guidate organizzate ogni mese dall'attivissimo circolo Acli che ha sede nel B&B La Ginestra. 
 
Oltre ai paesaggi naturali, ai sentieri e alle cascate, il piccolo agglomerato di case offre e in questo caso anche protegge, dei piccoli tesori. 
Come le fontane per le quali Crespino è famoso. Fermarsi alla “Fontana di Sette”, sul sentiero che conduce alla confluenza fra il Lamone e il torrente Fosso del Lago, era, per i viandanti di un tempo quasi un obbligo a causa della freschezza delle sue acque. 
La “Fontana del Re” deve il suo nome al fatto che vi si fermò Federico Barbarossa nel 1154 durante il suo viaggio verso Roma. 
La “Fonte a Trogoli”, invece, pare conservi, oltre alla purezza delle acque, anche il potere di attribuire a chi vi si disseta una nuova fortuna in amore.
L'elenco continua con “Le Fontanelle”, fonte dalle tante sorgenti alle quali si abbeveravano gli animali e la "Fontana delle Fabbre", posizionata nei pressi della stazione nel 1906. 
Le sorprese di Crespino continuano con la Chiesa ex Abbazia Vallombrosana dedicata a Maria Vergine e datata XII secolo che accoglie i turisti nel centro del paese. 
Un luogo raccolto ed essenziale fondato probabilmente nel 1048 e valorizzato dalla presenza di alcuni dipinti, il più importante dei quali, una pala d'altare dedicata alla Madonna con il Bambino datata 1342, realizzata dal pittore fiorentino Jacopo del Casentino. 
Fra il 1718 ed il 1731 la tavola venne tagliata per creare un vano a forma di piccolo tabernacolo che nella parte inferiore del dipinto era destinato a conservare immagini sacre realizzate in stucco. 
La tavola venne trovata nella soffitta della sacrestia nel 1962 e venne restaurata circa 20 anni più tardi, grazie all'inserimento del dipinto nell'elenco delle opere danneggiate dalla piena dell'Arno. 
 
Il fondatore dell'ordine vallombrosano, Giovanni Gualberto, è ritratto invece nel dipinto risalente alla fine del XVI secolo, collocato nella cappella di destra. 
Ai piedi di Cristo Risorto, accanto a Giovanni Gualberto, è raffigurato anche Sant'Antonio Abate, venerato nelle campagne come protettore degli animali e dei raccolti. 
 
Un altro importante luogo a cui far visita è il Sacrario che ricorda la strage avvenuta il 17 luglio del 1944 ad opera delle truppe naziste.
 
Il monumento è dedicato alle 44 vittime scelte fra i popolani ed i contadini che i soldati tedeschi misero a morte per vendicare l'uccisione da parte delle forze partigiane di quattro militari nazisti. 
La ferocia di quell'atto di ritorsione non risparmiò neppure il sacerdote dell'epoca, don Luigi Trioschi, noto anche, per aver fatto erigere, nel 1919, il campanile merlato della chiesa. 
 
La piacevole passeggiata nel centro di Crespino prosegue fra i sentieri che si aprono e che conducono alle varie cascate presenti in zona. 
 
Come la "cascata delle streghe" o del Fosso Lago, luogo suggestivo che nasconde, protetto dalle acque, una piccola grotta o la cascata di Valbura, da cui le acque precipitano per circa 80 metri. 
Una giornata a Crespino non può che prevedere una sosta nel bed & breakfast La Ginestra, sede del circolo Acli. 
 
L'ospitalità a base delle tipicità gastronomiche della zona non delude, anzi invoglia ancora di più a ritornare per gustare la bellezza dei paesaggi e dei particolari che rendono ogni visita simile ad una nuova scoperta. 

Monia Savioli


Contatti:

EmaiI: arrian@tin.it

Indirizzo Piazza Don Trioschi, 2, Crespino del Lamone, Marradi (FI) Toscana

Telefono: 333 8931093 (Arrigo)